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Il ruolo dell’investigatore privato nell’eventualità di una separazione o di un presunto tradimento: il caso di Ilary e Totti
“Volano ormai gli stracci”, si direbbe, tra due personaggi pubblici, come Francesco Totti e Ilary Blasi, che nel loro processo di separazione stanno iniziando ad accusarsi, vicendevolmente, e a far trapelare presunti tradimenti, liaison e coinvolgimenti di specialisti dell’investigazione.
Nella sua ultima intervista l’ex calciatore, infatti, ha dichiarato che sarebbe stato oggetto delle “attenzioni” di un investigatore privato, assoldato dalla showgirl, e che avrebbe addirittura scoperto cimici e microspie attaccate alla sua macchina. Tutto al fine di tracciarne spostamenti e stazionamenti. Questi, infatti, potrebbero essere prova inconfutabile di un presunto tradimento o di una relazione extra coniugale.
Ma cosa è lecito e cosa non lo è per un investigatore privato nel caso di ricerca prove per una eventuale separazione?
Le cosiddette “microspie”, dobbiamo specificarlo, sono illegali mentre un localizzatore, al contrario, può essere utilizzato come ausilio ai fini investigativi. Ovviamente ed esclusivamente, come prevede la legge vigente, da un professionista autorizzato e incaricato di mandato.
Un investigatore privato, anche senza strumenti elettronici ma solo mediante appostamenti e pedinamenti organizzati, può localizzare i veicoli e iniziare un’attività di accertamento sulla presunta infedeltà del soggetto controllando. Dobbiamo comunque sottolineare come queste pratiche possano essere fatte solo in luoghi all’aperto e/o pubblici e non possano, invece, effettuarsi in abitazioni o residenze private per motivazioni relative alla privacy personale.
Queste attività sono autorizzate a differenza dell’utilizzo di microspie che è sempre considerato illegale.